SILENCE
in Belzec
canto del popolo messo a morte
spettacolo laboratorio permanente
regia, drammaturgia, coreografia, didattica, disegno luci di Filippo Garlanda
teatro fisico e narrazione: Filippo Garlanda con il Silent Choir
liberamente tratto da ‘Il canto del popolo ebraico messo a morte’ di Itzhak Katzenelson
Il Silent Choir è un coro greco formato da studenti che partecipano ad un percorso formativo di teatro fisico che li porta in scena. Nel tempo la composizione del gruppo si evolve: nuovi performer entrano nel coro, alcuni degli esperti rimangono e ognuno porta la propria ricchezza, la propria bellezza, la propria fragilità. Lo spettacolo a sua volta si rigenera, rimanendo sé stesso e cambiando un poco.
Lo spettacolo Silence è quindi preceduto da un laboratorio teatrale proposto agli alunni delle scuole, in coordinamento coi docenti.
Silence è una performance di canto e movimento, rappresentata per la prima volta nel campo di concentramento di Belzec in Polonia nel 2019. Una memoria essenziale, che per dire l’essere umano si fa pietra e albero, segno durevole e fertile trasformazione. Canto, silenzio, sudore e ancora canto per raccontare di tutti i popoli messi a morte, aver cura delle ferite, respirare e ascoltare.
Io sono pietra e albero
Io mi ricordo e racconto
C’era una volta un tempo vicino,
tanto vicino che ancora si sente: si sente la terra sotto i piedi,
si sente la pietra che mica si muove, si sente l’albero trasformare:
tronco e radici trasformare la terra dei morti
l’albero crescere e trasformare
rami, corteccia, foglie e fiori
e semi a volare nel vento lontano
a germogliare e rifare la terra da coltivare.
foto Gabriele Gobbi e Claudio Nova
(16 marzo 2022, rirpese del film documentario aperte al pubblico)
foto Matteo Colli (3 novembre 2019)